29/10/11

Aquarela do Brasil

Ieri sera vado a "liberare": inizio a cambiarmi, apro la borsa e vedo che le scarpe...sono rimaste sul balcone di casa. Già la voglia di giocare al lottatore autodidatta è poca, figurarsi quella di andare a prenderle e tornare in palestra.

Quindi? Che si fa? Idea!!! Back home, cena leggera (peperoni ripieni), cambio contenuto della borsa (pantaloncini e t-shirt out, GI in) e via a brasilianeggiare.

Alle 20.15 sono "da quegli altri" a chiedere se posso fare una lezione di prova.

Entro nello spogliatoio e incontro subito un ragazzo che, ogni tanto, da qualche mese, viene a fare un po' di libera "di là".

Alle 20.30 si parte: corsa, poi esercizi di riscaldamento a coppie. Mi metto col tipo di cui sopra, che ha più o meno il mio peso (81 io, 86 lui). Tutto bene fino ai piegamenti sulle braccia: quando c'è da farli stando sopra (a 90° gradi, le mie gambe sulla schiena dell'altro) tutto ok, ma quando passo sotto son dolori.

Alle 21.00, quando cominciamo col lavoro tecnico, potrei già andare in doccia tanto sono unto dal Signore.

Gli altri iniziano con una raspada laterale (partenza con uke che ha già passato la guardia); a me il capo invece spiega e fa provare la kimura.


Seconda tecnica: partenza in piedi, saluto, salto a cingere la vita di uke con le gambe e armbar "volante". Io invece gioco a fa' l'ammericano...


Finita la fase a coppie, ci si prepara per lo sparring: 6 "incontri", a giro, da 3 minuti (10 secondi di pausa tra uno e l'altro). Io me ne sto in un angolo a guardare.

Che dire. Condivido il parere telefonico di BellerofontE: il tipo sa di cosa parla e si fa capire quando spiega. Mi prenderò questo fine settimana per decidere: iscrivermi vicino a casa oppure qui.

La scelta è tra 3 lezioni da un'ora e 2 lezioni da 2 ore. Così su due piedi propendo per la seconda: un'ora in più di allenamento e un giorno impegnato in meno.

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